martedì 20 gennaio 2015


ATTACCO AL COMITATO DALLA PAGINA FB DI FILIPPO GIANAROLI CAPOGRUPPO DEL M5S CASTELVETRO




A fronte del nostro ultimo comunicato uscito anche sulla stampa il sig Gianaroli ha pubblicato su FB ciò che segue:

RICAPITOLIAMO:
1. nel 06-06-2012 il Comitato no biomasse Inalca per mezzo del vice presidente Ernesto Maria Amico afferma che "le motivazioni per cui l'azienda vuole questo rendering sono sempre meno chiare"
2. nel 2014 il vicepresidente del comitato no biomasse inalca Ernesto Maria Amico si candida nella lista del PD (è il PD che ha autorizzato l'impianto) e vinte le elezioni viene fatto assessore all'ambiente.
3. a Gennaio 2015 il comitato no biomasse Inalca chiede un incontro con gli amministratori di Castelvetro, Castelnuovo, Spilamberto e Vignola perchè vuole chiarimenti sullo stato d'avanzamento del progetto. Arrivati a questo punto fatico a comprendere le rimostranze a mezzo stampa del comitato.
Cosa è successo se nel 2014 assicuravano i cittadini che grazie al loro intervento e al futuro assessore amico (di nome e di fatto) l'impianto non sarebbe mai stato realizzato?
Hanno forse paura di aver riposta la fiducia di 6000 cittadini nelle mani sbagliate?

comunque se qualche cittadino volesse condividere le spese del ricorso al TAR il comitato sul suo sito ci ricorda che possiamo sempre versare un contributo sul c/c n° 1102273071 intestato a Comitato No Impianto Biomasse Inalca presso la banca Unicredit agenzia di Castelvetro (MO) codice iban IT 08 Q 02008 66710 000102273071

con i soldi si può fare di tutto, anche un ricorso al TAR...
Alternative??
SI !!
PIZZA PER TUTTI !!!! ”







RISPOSTA DEL COMITATO:

Non ci è stato facile cercare di interpretare le contorsioni verbali del Sig. Gianaroli, capogruppo del M.5.S. nel consiglio comunale di Castelvetro. Ci pare però di cogliere, nella confusione politica e lessicale, tante illazioni, non certo casuali, da dover dare una risposta:

  1. Come abbiamo sempre affermato, siamo un gruppo di cittadini, gelosi della propria indipendenza da qualsiasi partito politico o movimento che dir si voglia.
  2. Le scelte di impegno politico di singoli ex componenti del comitato non implicano la creazione di “cinghie di trasmissione” in un senso o nell’altro. Pensiamo, in ogni caso, che amministrare un comune faccia parte di un “mestiere” diverso rispetto allo stare in un comitato che si oppone ad un inceneritore. Dipende sempre da come lo si fa e ciascuno se ne assume la responsabilità di fronte ai cittadini.
  3. Noi giudichiamo dai fatti e non dall'appartenenza ad un partito politico o ad un altro. Possiamo affermare che, ad oggi, l’approccio al problema dell’impianto INALCA della nuova amministrazione comunale di Castelvetro nel suo complesso, non di un singolo assessore, è diverso da quello di chi invece, come l'amministrazione precedente, le ha studiate tutte per spianare la strada al progetto aziendale. Verificheremo se questo atteggiamento sarà confermato dai fatti concreti nei prossimi mesi. Per questo abbiamo chiesto di incontrare Sindaci ed Assessori per valutarne gli impegni a partire dalle nostre posizioni, senza pregiudiziali ma anche senza sconti.
  4. Non comprendiamo né il senso né il tono irrisorio usato dal sig. Gianaroli verso le attività di autofinanziamento del Comitato. Sì, facciamo pizzate, cene con gnocco e tigelle (autotassandoci per finanziare le casse del Comitato), cerchiamo contributi anche minimi dai cittadini perché abbiamo avuto il coraggio, non solo d metterci la faccia, ma anche il portafoglio. Il ricorso al TAR costa circa 12.000 euro. Ce ne mancano ancora 4.000. Tutti i contributi sono benvenuti; auspichiamo ne pervengano anche da parte di qualche Grillino!
  5. Ci risulta incomprensibile inoltre che un dirigente/rappresentante del M5S, che a Castelvetro è la seconda forza politica, non utilizzi questo mandato dei cittadini per cambiare le cose, invece di perdersi in sterili e pretestuose polemiche come quelle con cui il sig Gianaroli ha cercato di screditare il Comitato. Non dovrebbe essere un obiettivo comune impedire la costruzione dell'impianto INALCA? Non sarà, per caso, che qualcuno “rosica” per non essere riuscito a “mettere cappello” (un cappello stellato) sulle iniziative del Comitato? Non sarà che il sig Gianaroli sia contrariato per un’iniziativa, assunta da semplici cittadini, che sta rimettendo al centro il problema dell’impianto INALCA e non solo a Castelvetro?

A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!

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