Il Comitato No Impianto a Biomasse
Inalca è soddisfatto dell'incontro che si è svolto ieri sera presso
le Scuole di Castelvetro con i quattro candidati sindaco. La
cittadinanza ha risposto bene all'invito gremendo la sala. Nella
prima parte della serata sono state rivolte cinque domande su
ambiente, turismo e agricoltura, sicurezza e viabilità, su come
reperire le risorse. Nella seconda parte i semplici cittadini hanno
potuto rivolgere altre domande di chiarimento e approfondimento. Tra
queste, una in particolare ha creato imbarazzo. Il sindaco uscente
ha dichiarato infatti di essere stato obbligato a far approvare la variante
del PRG per la costruzione del rendering. Se non lo avesse fatto –
aveva scritto in precedenza - Inalca “ci avrebbe fatto causa ,
vincendola perché aveva ottenuto il permesso dalla Provincia di
Modena . Avrebbero pagato i cittadini di Castelvetro”.
La realtà è molto diversa ed è agli
atti: la Provincia ha potuto approvare l'impianto solo dopo che il
consiglio comunale ha approvato la delibera per lo sviluppo aziendale
dell'Inalca e cioè, in poche parole, la costruzione del capannone
del rendering nell'area di rispetto del torrente Guerro.
Montanari ha ammesso di essersi espresso male.
Montanari ha ammesso di essersi espresso male.
Alla fine, tutti i candidati si sono
dichiarati contrari a progetti inquinanti, segno che anche l'opera di
sensibilizzazione del Comitato ha portato i suoi frutti o anche che
in periodo pre-elettorale tutti diventano ecologisti. Ora ai
cittadini il compito di distinguere tra reale impegno a favore del
territorio e promesse elettorali.
In attesa di vedere la missiva in posta
certificata da parte di Inalca, in cui si impegna a rinunciare alla
costruzione del rendering, continuiamo a essere vigili. Chi ci
assicura che dopo le elezioni non arriverà in Municipio altra posta
con nuovi progetti?
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