domenica 16 dicembre 2012

Buon Compleanno, Comitato!

Era il 16 dicembre 2011 quando in una saletta di Spilamberto una decina di persone costituiva il Comitato No Impianto a Biomasse Inalca alfine di tutelare la salute e l'ambiente del territorio di Castelvetro e comuni limitrofi, in particolare in riferimento al progettato impianto di cogenerazione a biomasse animali di Inalca spa. 
E' stato un anno intenso, a volte travagliato, in cui - come ha scritto Federico Picerni in una graditissima lettera di auguri - il Comitato ha rappresentato un punto di riferimento per migliaia di cittadini che non accettano che per il vantaggio economico di uno siano messe a repentaglio la salute, la qualità di vita, gli interessi economici dei cittadini di ben tre Comuni.
In questo anno ci siamo chiesti se davvero le Amministrazioni locali siano al servizio dei cittadini e se il loro operato sia sempre trasparente, in grado non solo di riconoscere il diritto di partecipare, conoscere e decidere, ma di facilitare l'esercizio di tale diritto da parte di tutti.
Troppo spesso abbiamo avuto l'impressione che uno solo pesasse più di tanti e che i comportamenti non fossero improntati a quel principio di ragionevolezza che farebbe sì ci fosse almeno equilibrio tra le varie esigenze.






















Pensavamo un anno fa che realizzare un impianto per bruciare scarti animali pericolosi per produrre energia, di fianco uno stabilimento alimentare e all'interno di un territorio densamente abitato e caratterizzato da un agricoltura di pregio, non fosse per nulla logico. Con il passare del tempo ce ne siamo convinti sempre più, grazie allo studio intenso e alla collaborazione di esperti come Stefano Montanari e Roberto Monfredini (leggi qui un resoconto di quest'ultimo sul caso Inalca). 
Grazie all'opera degli esperti e dei tanti attivisti che banchetto dopo banchetto hanno lavorato per informare, sensibilizzare, raccogliere fondi siamo arrivati a fermare - almeno temporaneamente - il progetto del cogeneratore, mentre è stato approvato il nuovo progetto di rendering. Mentre da una parte i rischi per la qualità della vita (probabili odori nauseabondi) e il deprezzamento di case e terreni sono evidenti, ci domandiamo quali ne siano i vantaggi, per i cittadini attuali e futuri; non certo l'occupazione, come affermato dai rappresentanti della stessa Ditta.
Anche se fosse legittima l'approvazione da parte della Provincia di tale progetto - ma così non crediamo ed è per questo che abbiamo fatto ricorso al TAR - ci domandiamo se sia ragionevole costruire proprio qui, in un territorio già pesantemente inquinato e che ha già versato negli anni un pesante tributo ad impianti maleodoranti che tra l'altro si stanno allargando (SAPI). 
Ci domandiamo infine perché non è stata presa in considerazione la cosiddetta "opzione zero", cioè la ricerca di soluzioni alternative al progetto, compresa la possibilità di non realizzarlo affatto. Si è fatto riferimento a una generica compatibilità con la filiera produttiva e si è arrivati a scrivere che l'impianto sostituirebbe l'inceneritore dismesso in realtà tra il 2005 e il 2006.
L'approvazione da parte della Provincia è potuta avvenire perché il Consiglio comunale di Castelvetro ha approvato in tempi rapidissimi il Piano di sviluppo aziendale di Inalca - l'impianto sarebbe realizzato a poca distanza dal torrente Guerro - e si accinge a deliberare su una variante al PRG.

Probabilmente già lunedì 17 dicembre alle 20 si parlerà di questo e invitiamo pertanto tutta la cittadinanza a partecipare alla seduta del Consiglio a Castelvetro.

Ringraziamo le numerosissime persone che, con la loro presenza alla prima festa di compleanno del comitato tenutasi nello splendido scenario di Villa Cialdini - Tenuta Chiarli



hanno da un lato contribuito economicamente alle ingenti spese derivanti dal ricorso al TAR e dall'altro hanno dimostrato quanto la sensibilità ambientale sia radicata tra la popolazione. E' dispiaciuto per le persone che non hanno potuto partecipare per il rapido esaurimento dei posti disponibili, ma vi saranno altre occasioni nei prossimi mesi.

La mobilitazione continua attraverso la raccolta firme, le assemblee, la raccolta fondi. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti perché le spese legali sono ingenti e la battaglia sarà lunga. Vi invitiamo a versare un contributo sul nostro conto corrente (vedi gli estremi nella colonna di destra): difendiamo l'aria che respiriamo!


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